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Sonda geotermica a circuito aperto

 

Fra i vari metodi, che utilizzano le caratteristiche del sottosuolo e/o delle acque di falda, quello energeticamente più vantaggioso è il sistema che utilizza il pompaggio dell’acqua di falda, detto anche impianto geotermico a circuito aperto (open-loop).

Sigeo ha progettato il primo impianto a circuito aperto nella provincia di Rovigo sito nell’area del centro storico (in corrispondenza dell’area occupata antecedentemente dai Magazzini Upim), impianto per il quale la Provincia di Rovigo ha rilasciato l'autorizzazione n. 3232 del 12/11/2010.

Tale progetto consiste nell’installazione di uno scambiatore di calore a circuito aperto (open-loop) che prevede l’estrazione e  restituzione in falda dell’acqua contenuta nel primo acquifero presente nel sottosuolo, attraverso appositi pozzi. Tale tipologia di impianto, abbinato ad un’idonea pompa di calore, sfrutta la capacità di scambio termico propria dell’acqua di falda, a vantaggio di un ridotto consumo di energia ed un minor impatto ambientale complessivo, in termini di anidride carbonica rilasciata in atmosfera, poiché non è previsto alcun processo di combustione, e di un considerevole risparmio di combustibili fossili (risorse non rinnovabili).

Le fasi progettuali svolte da Sigeo sono così sintetizzabili:

FASE 1: realizzazione del modello geotecnico
  • Raccolta dati di indagini pregresse e cartografie
  • Pianificazione delle indagini
  • Esecuzione di sondaggi
  • Esecuzione di prove penetrometriche statiche
  • Esecuzione di sondaggi e prelievo di campioni indisturbati
  • Esecuzione di prove di laboratorio sui campioni indisturbati
FASE 2: realizzazione del modello idrogeologico
  • Allestimento di piezometri da 2''
  • Misure piezometriche
  • Prove di pozzo per determinare la portata critica
  • Prove di falda con emungimento e reimmissione
  • Monitoraggio in continuo dei parametri dell’acquifero
FASE 3: monitoraggio del comportamento dell’acquifero

I dati di monitoraggio del comportamento dell’acquifero durante lo scambio termico saranno anche utilizzati per la redazione delle linee guida regionali per gli impianti a circuito aperto (progetto STRIGE).